Arte. Visione. Luce.
Vive ed opera a Rivoli, ma è originario del Veronese, regione dello storico "Luminismo veneto", di cui è ideale continuatore, riprendendo la tradizione dei paesaggi luminosi.
Battocchio è un pittore di autoformazione, ispirato anche dagli impressionisti. Inizia presto la pratica del disegno e affronta la pittura ad olio ancora giovanissimo. Attraverso anni di studio individuale e corsi di specializzazione ottiene risultati di livello professionale ed espone in mostre collettive a Torino e provincia, in tutta Italia ed in Belgio, ottenendo approvazioni lusinghiere dal pubblico, dalla critica e dalla stampa.
Silvano Battocchio predilige i temi della natura, con soggetti raffiguranti animali ed ambienti del regno vegetale, con preferenza per i tramonti, gli spazi aperti e le marine, sue rappresentazioni prevalenti, per le connotazioni estetiche e psicologiche connesse.
Enzo Papa
CRITICHE ARTISTICHE
CRITICA DI GIUSEPPE NASILLO SULLA RASSEGNA DI LETTERATURA, ARTE ED ATTUALITÀ "PERCORSI"
Silvano Battocchio
Una delle peculiarità salienti e visivamente percepibili nelle composizioni pittoriche di Silvano Battocchio è la palpabile sensazione di serenità, di collegata idillicità che fa da ricorrente filo conduttore nel vario ed articolato discorrere per mezzo dei colori.
le sue scenografie naturalistiche, sospese in una sorta di astrazione dalla contingenza e consegnate ad un alone di trasfigurato silenzio, respirano, nell'immediata e diretta leggibilità degli assunti e delle tematiche, un'atmosfera di recuperata dimensione di spiritualità affidata a presenze ed immagini sgravate da ogni commistione che ne sminuisca il senso di quietecorteggiato dalle trattazioni cromatiche come in un dialogo fatto di voci quasi sussurrate.
I suoi notturni intensamente azzurrati che sanno di vertigini rarefatte, le sue rutilanti, morbide mareggiate fragorose di spuma e di schiuma, i suoi placidi, circostanziati spazi lacustri, i suoi litorali lambiti da cadenzate bordate di acqua sulla sabbia, i suoi frondosi tronchi arborei sferzati dal vento, la velata malinconia di taluni crepuscoli, dalle incisive venature rosseggianti di nostalgici coinvolgimenti emotivi, si alternano con la stessa levitas tonale e con la stessa schematicità strutturale a figure femminili proposte nella vigilata armonia dei corpi denudati in atteggiamenti di fresca spontaneità o a primi piani di animali domestici, dove l'osservatore finirà per ritrovare sempre felicemente coniugate l'amabilità della conduzione segnica, la sincerità delle forme veicolate sulla tela e la trasparenza di un excursus creativo pienamente in sintonia con quella che è l'interiorità, nonchè la più autentica connotazione mentale e sentimentale dell'Autore.
Prof. Giuseppe Nasillo
CRITICA DI ANITA FERRANDO APPARSA SULLA RIVISTA "TORINO ARTE"
Silvano Battocchio
Artista già noto è presente alla galleria "Le Tableau" Palazzo Ceppi, all'importante manifestazione "Navi in vista" con opere qualitativamente valide, tra cui il soggetto marino di solida pregnanza pittorica e psicologica. I quadri di questo artista sono sempre "monocromici" composti da un oggeetto-simbolo, (un'onda, una pianta, una chioma etc.) che spicca come capitolo assoluto e come tale coinvolge tutto il dipinto. Il resto dell'opera, pur sempre compiuta con apporti tematici eccellenti sfuma, diventando contorno di ciò che Silvano Battocchio ha costruito. Opere frutto di spinte che provengono dall'inconscio, rivolte alla tensione dell'uomo che guarda dentro di sè nell'istante in cui crea il visibile, ed ecco apparire l'oggetto che lo ha colpito ingrandito a livello di primo personaggio-emblema-promettente-accentrante.
Diversità di temi dovuta all'ansia poetica tende verso la decantazione d'ogni singolo peso per conferire a quel monocromismo un velo quasi simbolico e comunque inteso come constatazione di una segreta vena di misticismo.
Anita Ferrando
CRITICA DI STEFANO D'AMELIO SULLA RASSEGNA DI LETTERATURA, ARTE ED ATTUALITÀ "PERCORSI"
Possiamo agevolmente (e piacevolmente) asserìre che Silvano Battocchio denota un'attenzione particolare per le scenografie naturalistiche, in seno alle quali e possibile ravvisare e reperire la piena corrispondenza caratteriale tra l’indole del pittore e la dimensione ideale, nell’alveo della quale egli affronta il suo più autentico ed appagante percorso esistenziale e creativo.
Estensore di spazi figurativi che suscitano gradevolezza e serenita, Battocchio si trova a proprio agio con una tavolozza dalla quale scaturiscono armonici scomparti di silenzio, con una essenzialità di soggetti che rende ancora più avvincente quei denudati momenti di riconciliazione con il creato, sia che egli insegua l'infinitudine inafferrabile di un cielo azzurro, sia che "viaggi" su lidi lontani dalla nostra turbolenta e tumultuosa quotidianità urbana, sia che -come un cacciatore nelle sterpaglie di una radura insegue la preda o come un pescatore affonda la lenza in stagni dalle acque immobili- si muova in piena solitudine, visitata solo da voci irreali, da aliti di vento che muovono la diradata vegetazione, da luci stagionali con le loro ombre stemperate in crepuscolì serotini dalle malinconiche velature ìntrise di poetici sconfìnamentì o evocazionì memoriali.
Stefano D’Amelìo
CRITICA DI GIORGIO MASCIAROLI SULLA RASSEGNA DI LETTERATURA, ARTE ED ATTUALITÀ "PERCORSI"
Silvano Battocchio e un pittore che ama gli spazi liberi, le aperture scenogratiche e gli orizzonti che si perdono in un incommensurabile infinito visivo. Tale sua congenita peculiarita ci e dichiaratamente rivelata ed estrinsecata sulle tele dalle inconfondibili fluidita cromatiche, che vanno dagli avvampi di luce e di calure tropicali a modulate timbrature notturne o crepuscolari, rischiarate dal|’immancabile presenza lunare. Si tratta di un cattivante itinerario creativo in cui l’autore cerca quelle sussultanze di liricita che meglio siano in consonanza con i propri stati d‘animo. E un cammino fatto di silenziose ma intense sintonie con un mondo che non conosce la piovra della nevrosi o Ie tenaglie dell’assillo angosciante, che ci precludono l'assaporamento degli autentici valori dell’esistenza. Nella produzione del nostro artista compaiono, si, anche soggetti di diversa fattura, come fiori o animali domestici in primo piano, ma è nel contatto con la natura (poco importa se immaginata o realmente accostata) che egli rinviene il proprio più decantato modus essendi, caricando i dipinti di una umoralità effervescente e suggestiva, che può essere statìca o mossa da sussulti timbrici, però pur sempre finalizzata a suscitare momenti di quiete insospettata e di ritrovata armonia con se stessi e con quell'universo che ci seduce, ci attira e ci dìsorìenta, perchè reca in se il dono fascinoso e irresistibile del mistero.
Giorgio Masciaroli
CRITICA DI ENZO PAPA
Temi e soggetti di ispirazione impressionistica, paesaggi e marine, sono le immagini privilegiate di Silvano Battocchio, pittore che attraverso l'arte stabilisce un rapporto d'immedesimazione con gli aspetti della natura, nella quale l'Artista ritrova il senso della vita umana reintegrata agli elementi del creato, al regno vegetale e alle manifestazioni del sublime, come i tramonti di fuoco, dominati dal giganteggiare dell'astro vitale. Battocchio, mediante la pittura di paesaggio, interpone pause di pace e di silenzio tra gli affanni della quotidianetà e le esigenze dello spirito, e proietta il suo sentire nelle emozioni dello spettatore che, identificandosi negli ambienti esotici dei dipinti, rivive il sentimento primordiale, dell'incontaminato, della solitudine che è la prima beatitudine. La pittura di Battocchio è spontaneamente figurativa e nn ricerca effetti di stupore, ma rende con fattura quasi naif le suggestioni dei colori primari, tersi come le spire dell'arcobaleno. Lo spettatore si proietta nel dipinto e ne fa proprie le valenze di contenuto e di apparenza, come vivesse una breve e sognante vacanza in un tempo e in una regione che appartengono al regno degli ideali e dell'immaginario.
Enzo Papa
CRITICA DI ENZO PAPA
Una pittura di richiamo neoimpressionista caratterizza le opere di Silvano Battocchio, il quale elegge a temi favoriti i paesaggi marini, i tramonti rubescenti, le vedute sublimi di cieli turbinosi, gli animali e tutti i soggetti evocanti la suprema bellezza della Natura. L'Artista dimostra una spontanea sensibilità al colore, perchè usa con istintualità ispirata le tonalità sature della tavolozza, i colori primari poco miscelati, le tinte trasparenti che irradiano luce, come gli azzurri delle marine e dei cieli, contrapposti ai colori caldi dei suoli e delle ore serali, quando l'enorme sfera del sole scende lentamente oltre l'orizzonte e la natura sembra commuoversi nel transito all'imminente declino della luce, mentre lo spettatore, ugualmente intenerito, si illanguidisce di sentimento nostalgico. Per i temi esotici, per il paesaggio dell'immaginario e per l'idealizzazione dei soggetti l'arte di Battocchio è una vacanza ininterrotta lontano dalle ansie della vita routinaria, con suggestioni che trasmettono per empatia al cuore degli spettatori che, immedesimandosi, vivono le medesime emozioni dell'artista. Pittura d'immediata leggibilità che nn richiede impegno interpretativo, perchè resa con i codici visivi primari dell'intelligibilità umana.
Enzo Papa
CRITICA DI ENRICO CARDESI APPARSA SU IL CORRIERE DELL'ARTE
Nei momenti di abbandono, quando l'anima si apre alla percezione sottile di profumi, colori, visioni dell'ambiente che ne circoscrive gli umori, è possibile che il desiderio di rappresentazione - a condizione di controllare le tecniche e possedere i principi - assuma i contorni di un riconoscimento delle forme consuete trammite le quali la natura si risolve, manifestandosi. Riconoscere è assai più che conoscere. Si tratta infatti di lasciar vibrare lo sguardo in assonanza con l'oggetto, atto metafisico per eccelenza all'interno del quale la suggestione trasfigura il paesaggio circostante in luogo della memoria e dell'affetto. Silvano Battocchio, già in possesso di ragguardevoli consensi artistici, indaga con questa amorevole disposizione le marine a lui più familiari durante la sua permanenza in Sardegna. Con una pittura spesso più tonale che cromatica, l'artista evoca ambienti marini dove la misura della sua esperienza si fonde con un variegato mondo percettivo. La linea dell'orizzonte, tesa quasi a suddividere dimensionalmente la tela in dueparti di uguale estensione, suggerisce un'intima fusione tra l'infinità del cielo e quella del mare, polarità distinte da forme incostanti ed in continuo divenire. Lo sguardo, aperto e solitario, viene illuminato da una luce soverchiante, rappresentata da un sole bianco in mezzo al cielo, là dove la manifestazione si coagula in un solo punto che racchiude ogni colore e ogni differenziazione. In uno soltanto dei suoi dipinti, Battocchio lascia concentrare lo sguardo su due alberi incurvati sull'arenile e quasi divelti dal vento, sembianze immaginifiche e quasi antropomorfe a simboleggiare l'intima percezione dell'inquietudine della natura, della quale l'artificio della rappresentazione nn consente di delineare gli esiti. I dipinti di Silvano Battocchio possono ora essere adeguatamente apprezzati nella sala - dedicata alle opere in permanenza di alcuni artisti per lo più ampiamente affermati - del "Salotto dell'Arte", gradevole ambiente espositivo di recente inaugurazione, gestito con simpatia ed entusiasmo da Silvana Belvisi.
Enrico Cardesi
MOSTRE
- n. 3 Mostre Collettive presso Palazzo Ceppi, Torino
- n. 4 Mostre Collettive presso il Circolo Ufficiali del Presidio in Torino
- Mostra Collettiva presso il Jet Hotel di Caselle, Torino
- Collettiva presso Galleria S. Giorgio, Portofino
- Personale presso la galleria La Clessidra, San Teodoro, Olbia
- Collettiva presso il Salotto dell'Arte, Torino
- Collettiva presso La Telaccia, Torino
- Collettiva presso Hotel Paris, Montecarlo
- Collettiva presso la Galleria d'Arte 18, Bologna
- Collettiva presso la galleria d'arte Unique, Torino
- Personale presso la galleria Torino Art Gallery, Torino
- Collettiva presso la Civica Galleria D'arte Moderna "Giuseppe Sciortino", Monreale
PREMI
27.11.2005
Premio Superga, Associazione Italiana Cultura, comitato provincia di Torino
26.11.2006
Premio Italia, Istituto Nazionale Cultura Scienze ed Arte, patrocionio Regione Piemonte
28.04.2007
Premio Vittorio G. Rossi, Accademia Ceccardiana e Accademia Dante Alighieri (La Spezia), per incontri internazionali delle culture "Genti e Paesi"
12.10.2007
Premio Porto Venere Montefinale, accademia Dante Alighieri, patrocinio Provincia e CAssa Risparmio di Genova ed Imperia, per la sessantaduesima Giornata Dantesca
2.12.2007
Premio Pellizza da Volpedo, Associazione Italiana Cultura e Sport, contributo Regione Piemonte
30.11.2009
Premio Personalità, Associazione Italiana Cultura, contributo Regione Piemonte, patrocinio del Senato della Repubblica Italiana
24.04.2010
Premio Guglielmo II, Civica Galleria d'Arte Moderna "Giuseppe Sciortino", Monreale, patrocinio di: Comune di Monreale, Provincia Regionale di Palermo, Associazione Artistica Culturale "Il Tempio", Centro Diffusione Arte, "Boè" bimestrale d'informazione artistica.
9.10.2010
Trofee VAN BRUGGE, Attestato di merito artistico, patrocinio di: Assessorato ai Beni Culturali Città di Bruges, De Sleutelbrug, AmArtLouise Gallery di Bruxelles, Ass. Artistica "Il Tempio di Palermo".